02
Febbraio
2023
mattina
Il mercato e le informazioni volontarie in etichetta: una opportunità di comunicazione
Ruolo e rilevanza nell’economia della relazione con il mercato
Clara Salmeri
Socia fondatrice di freethinking research & consulting srl
Laura Salvaderi
Socia fondatrice di freethinking research & consulting srl
abstract
In questo particolare momento storico, in cui le aziende non devono farsi trovare impreparate ma capire quali sono le leve di pianificazione delle strategie future e di ingaggio del consumatore, attraverso un linguaggio a lui contiguo, il packaging dei prodotti alimentari diventa il primo e fondamentale veicolo di contatto, informazione e comunicazione verso il consumatore.
Tutti gli studi di mercato condotti negli ultimi anni mostrano come, nel contesto del pack che è chiamato a rappresentare e raccontare il prodotto e i valori del brand, le informazioni volontarie in etichetta rappresentano una bussola che permette ai consumatori di orientarsi rispetto ai prodotti, e alle aziende di comunicare in modo immediato i main benefit dei propri prodotti e, spesso, per dichiararne l’uniqueness e l'unique selling proposition.
L’intervento di freethinking research e consulting offrirà una breve panoramica introduttiva del mercato raccontando da una parte su cosa stanno puntando le aziende in merito alle indicazioni volontarie in etichetta, cosa hanno in mente per il futuro, dall’altro le richieste e la percezione del consumatore in merito.
Lo stato dell’arte sulle indicazioni volontarie: profili normativi, tecnici e interpretativi
Lorenza Andreis
Avvocata - Andreis e Associati Avvocati - Torino, Milano
Giorgia Andreis
Avvocata - Andreis e Associati Avvocati - Torino, Milano
abstract
L’intervento ha lo scopo di illustrare il quadro normativo e interpretativo attuale sulle informazioni volontarie fornite al consumatore tramite l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari.
Sì farà dunque un punto della situazione sui diversi claim che negli ultimi anni hanno interessato gli operatori e il mercato (si pensi ad esempio a claims come "artigianale" o alla presentazione dei prodotti adatti ai vegani e vegetariani), con particolare riguardo alle norme, anche tecniche, che sono state pubblicate o sono allo studio, e ai casi trattati davanti alle diverse Autorità competenti.
L’Autodisciplina e le regole della comunicazione commerciale dei prodotti alimentari
Vincenzo Guggino
Segretario Generale IAP - Istituto Autodisciplina Pubblicitaria
abstract
Il mondo della comunicazione commerciale già dal 1966 ha dato vita a un sistema di autodisciplina che fissa le regole di correttezza nella comunicazione, applicate da organi giudicanti indipendenti con procedure celeri la cui sanzione è il blocco immediato delle campagne ritenute non conformi a quelle regole.
Le regole autodisciplinari sono contenute nel Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale, composto da 46 articoli che coprono tutto il campo delle possibili infrazioni in ambito pubblicitario, che è in linea con i più importanti codici europei di autodisciplina pubblicitaria.
Il Codice tutela il consumatore quale soggetto economico che deve poter esser messo in condizioni di poter effettuare la propria scelta di acquisto senza essere indotto in errore da parte di messaggi pubblicitari ingannevoli e offre agli operatori servizi a tutela della creatività e per la correttezza dei messaggi.
Il settore dei prodotti alimentari ha visto una crescente sensibilità rispetto a come comunicare “responsabilmente”. Si pensi, ad esempio, alla Direttiva 1808/2018 sui servizi di media audiovisivi, avente come obiettivo la riduzione dell’esposizione dei bambini a comunicazioni commerciali audiovisive inappropriate relative ai prodotti alimentari o bevande che contengono sostanze nutritive la cui assunzione eccessiva nella dieta generale non è raccomandata.
Durante il nostro intervento verranno illustrati anche alcuni casi autodisciplinari che hanno riguardato questo settore ed esaminati i principali aspetti di ingannevolezza.
Interventi dell'AGCM in tema di informazioni volontarie nella presentazione dei prodotti alimentari
Marina Catallozzi
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Direzione Generale per la Tutela del Consumatore
pomeriggio
Slogan volontari in etichetta: l’esperienza di un’organizzazione di consumatori
Antonella Borrometi
Altroconsumo
abstract
Accanto alle informazioni obbligatorie per legge, sempre più spesso compaiono in evidenza sulle confezioni dei prodotti alimentari slogan che hanno l’obiettivo di convincere il consumatore all’acquisto del prodotto.
Dall’origine delle materie prime, alla sostenibilità del prodotto o anche solo della confezione, senza dimenticare le informazioni su ingredienti o nutrienti considerati critici o viceversa indispensabili, molti dei messaggi veicolati dagli slogan volontari possono indurre in errore il consumatore: con una carrellata di esempi, scopriremo insieme i casi più interessanti.
La complessa organizzazione dei controlli ufficiali in Italia e il frammentario sistema delle sanzioni
Antonio Iaderosa
Masaf - Dipartimento dell'Ispettorato centrale repressione frodi - ICQRF Emilia Romagna e Marche
abstract
Il sistema dell’etichettatura ha il compito di informare correttamente il consumatore e può divenire, in funzione delle indicazioni utilizzate, anche strumento di promozione commerciale dell’alimento. Di frequente si rileva sul mercato la presenza di prodotti reclamizzati per pregi nutritivi o per presunti benefici alla salute fisica o psichica.
Nell’ambito delle informazioni facoltative e dell’utilizzo di claim nutrizionali e salutistici, occorre evitare di vantare peculiarità dell’alimento quando si tratta di caratteristiche comuni ad alimenti analoghi, così come risulta vietata l’attribuzione a esso della capacità di prevenire, trattare o addirittura di guarire malattie.
Anche nelle vendite a distanza, l’impiego di informazioni irregolari comporta il rischio concreto di pratiche commerciali sleali, di violazioni di natura amministrativa o penale.
La legislazione alimentare persegue il chiaro scopo di garantire sicurezza e conformità degli alimenti alle norme vigenti, in tutta la catena alimentare. In quest’ottica, l’intervento vuole fornire chiare indicazioni sulla complessa organizzazione dei controlli ufficiali in Italia e sul frammentario sistema delle sanzioni amministrative e penali.
Tavola rotonda - Quando l'ambiguità delle informazioni volontarie e l'utilizzo dei social influenzano i consumatori
Marina Catallozzi
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Direzione Generale per la Tutela del Consumatore
Lorenza Andreis
Avvocata - Andreis e Associati Avvocati - Torino, Milano
Giorgia Andreis
Avvocata - Andreis e Associati Avvocati - Torino, Milano
Vincenzo Guggino
Segretario Generale IAP - Istituto Autodisciplina Pubblicitaria
Antonella Borrometi
Altroconsumo
Antonio Iaderosa
Masaf - Dipartimento dell'Ispettorato centrale repressione frodi - ICQRF Emilia Romagna e Marche